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L’intensità e la varietà del panorama frutticolo italiano ha pochi eguali nel mondo.

Grazie alla sua estensione in latitudine, alla variabilità orografica, alla situazione climatica e alla disponibilità idrica, la frutticoltura italiana produce ed esporta in grandi quantità tutti o quasi i tipi di frutta che i Mercati richiedono ed apprezzano.

Le tecniche di difesa, di nutrizione e di irrigazione, la ricerca genetica e la meccanizzazione hanno fatto negli ultimi trent’anni passi da gigante nella direzione di una sempre maggiore specializzazione e sempre migliore capacità di affrontare e risolvere le problematiche, con prodotti e tecniche di maggiore efficienza e a migliore rapporto costo/beneficio.

Tutelando al contempo sempre più gli aspetti sociali di sicurezza alimentare e di ridotto impatto ambientale.

La frutticoltura italiana è in continua evoluzione ed impone costantemente scelte di cambiamenti colturali, volti alla ricerca di prodotti via via più apprezzati dai consumatori.

Questo, su colture arboree la cui entrata in produzione è normalmente dilazionata di diversi anni rispetto all’impianto, impone al frutticoltore capacità di visione e investimenti sul futuro.

La grande conoscenza e competenza del frutticoltore italiano, spesso superspecializzato su una singola coltura, gli permettono di ottenere risultati produttivi di eccellenza, anche quando introduce e sperimenta nuove varietà.

La frutticoltura, rispetto a orticoltura e floricoltura, con le quali è comunque assimilabile per qualità e quantità di input tecnici, e rispetto alla cerealicoltura e alle coltivazioni estensive, che normalmente ammettono investimenti molto più limitati per ettaro, è caratterizzata da investimenti continuativi, il cui risultato si raccoglie nel tempo.

Le piante coltivate risiedono per tutta la loro vita, che dura molti anni, sullo stesso suolo ed è dunque evidente che il tipo di approccio tecnico-agronomico deve attentamente valutare questo aspetto.

Le caratteristiche del suolo, dell’acqua irrigua, degli eventi climatici prevedibili e imprevedibili, dei possibili patogeni, vanno attentamente conosciute e valutate, e ogni singola operazione colturale o ogni singolo evento, sia dovuto all’uomo, sia estraneo alla sua azione, possono avere effetto non solo sulla presente stagione, ma anche sulle stagioni future.

Questo è uno dei motivi per cui in frutticoltura investimenti su coperture, o su sistemi di irrigazione, o su macchine per la raccolta sono normalmente effettuati dall’agricoltore; il loro costo può venire ripartito e ammortizzato su tutta la durata del ciclo produttivo pluriennale, rendendolo più facilmente accettabile ed economicamente sostenibile.

La scommessa del prossimo futuro in frutticoltura si gioca anche e soprattutto sul migliore utilizzo possibile degli input, e oltre alla ricerca continua di prodotti fitofarmaci di ridotto impatto per l’ambiente e per il consumatore, spesso oggi coadiuvati o in alcuni casi sostituiti totalmente da sistemi di lotta con organismi utili o con biotecnologie, anche la nutrizione sta sviluppando tecniche sempre più conosciute e utilizzate di incremento della efficienza di nutrienti e di acqua.

E’ evidente che la fertirrigazione moderna rappresenta una tecnica assai efficiente in questo senso, e come tale va conosciuta, sviluppata e usata in maniera più ampia e consapevole di quanto sia spesso riscontrabile oggi nei nostri frutteti.

Stiamo dedicando molta attenzione e impegno a divulgare questa pratica, e ne otteniamo ogni giorno grandi soddisfazioni da parte dei frutticoltori, che vedono parallelamente agli incrementi di resa produttive e di qualità del prodotto, una riduzione del consumo delle unità fertilizzanti impiegate, del consumo di acqua  e dei costi di coltivazione.

Con la fertirrigazione i frutticoltori attenti producono meglio, e al tempo stesso provano la soddisfazione di fare bene all’ambiente in cui vivono, riducendo sprechi e possibili inquinamenti.

La fertirrigazione per come è intesa da noi di Arpa Speciali è una tecnica in buona parte o totalmente sostitutiva della concimazione granulare tradizionale, e non l’utilizzo di qualche unità di azoto immessa in qualche maniera nell’impianto di irrigazione durante il periodo estivo; solo con la distribuzione mirata degli elementi nutritivi, nel giusto rapporto durante il periodo di maggiore richiesta da parte della pianta otterremo risultati che sono impensabili con la concimazione tradizionale.

Poi un corretto utilizzo di concimi fogliari, integrativi della nutrizione radicale, ma utilizzati con sapienza in momenti del ciclo produttivo specifici e critici, o quello di biostimolanti che permettono alla pianta di superare senza fatica situazioni difficili dovute a clima o altri fattori, o a una fase fisiologica particolare, completa in maniera ottimale una nutrizione che possa definirsi moderna ed efficace.

Sia che si tratti di vigneti, oliveti, o frutteti di drupacee, melo, pero, agrumi e altre nuove e interessanti colture che stanno sviluppandosi, sia come ettari che come richieste tecniche, come nocciolo, melograno, ecc. i nostri qualificati tecnici sanno come gestire al meglio gli elementi nutritivi per ottenerne la massima efficienza.

Scarica i programmi colturali

In questa sezione trovi i programmi di concimazione messi a punto da ARPA Speciali per alcune coltivazioni più comuni. Clicca sul nome del prodotto per scaricare il programma in pdf.