Scelta e Aggiustamenti della soluzione nutritiva
La composizione della soluzione nutritiva è certamente di importanza fondamentale, forse addirittura può essere considerata la chiave di successo per chi coltiva in fuori suolo.
La composizione della soluzione nutritiva è certamente di importanza fondamentale, forse addirittura può essere considerata la chiave di successo per chi coltiva in fuori suolo.
Che si tratti di colture da frutto, orticole o ornamentali, un buon apparato radicale farà parte della redditività della coltura, perché partecipa attivamente al buon stato nutrizionale della pianta e non solo, ma anche indirettamente allo stato sanitario, perché le piante più forti sono anche piante più sane e reattive.
concimare con le giuste quantità e nei tempi corretti permette di produrre meglio
La stima corretta dell’apporto di elementi nutritivi in un suolo agrario, è di fondamentale importanza quando si punta ad ottenere una produzione soddisfacente; questo vale per ogni coltura, anche quando parliamo di olivo.
La concimazione progettata in modo ottimale prestando attenzione alle caratteristiche del suolo è il primo passo per evitare sprechi e errori
Come comportarsi quando in serra notiamo alcune anomalie della soluzione nutritiva? Alcuni consigli pratici per gestire al meglio un impianto fuori suolo.
L’olivicoltura italiana, tra le più importanti della nostra agricoltura, è una coltura in difficoltà. Occorre cambiare il modo di gestire l’oliveto.
Concimare le piante e al contempo rispettare i loro ritmi e la loro fisiologia è il modo migliore per produrre bene e a lungo.
I substrati di coltivazione non sono tutti uguali, ecco perché quando progettiamo un impianto di colture fuori suolo è importante comprendere le caratteristiche principali tra i diversi materiali in commercio, in modo da evitare errori durante la gestione colturale.
Oggi il mercato ci mette di fronte la necessità di cambiare l’assetto strutturale dell’ olivicoltura italiana; proteggere la tradizione e la cultura non basta, bisogna essere più competitivi. Questa è la prerogativa dell’olivicoltura moderna.